4.22.2006

Vamos Celtic


Hoy juega el Celtic...solo nos sirve ganar asi podremos pasar a la siguiente fase del Campeonato de Campeones...
Es un partido dificil, pero tengo confianza que ganaremos..
Vamos Celtinos a ganar y a darle una alegria a su hinchada incondicional...
Aca en la foto esta Lucas y su primo Carlos....

Intercambio...

Tengo el tema ....Me Llaman Calle....de la Pelicula "Princesa",
esta fue compuesta por Manu,,es realmente buena....

Manu,,,,

C’è stata una polemica a proposito di Sibérie m’était contéee (pubblicato in Francia nel 2004). Il tuo CD sarebbe uscito su un circuito parallelo.
Voglio rimettere le cose a posto. Si tratta di un libro che contiene della musica. Quando è uscito Sibérie m’était contéee, realizzato in collaborazione con Wozniak, tutti sono venuti a trovarmi per chiedermi del mio CD. È una cosa seccante, perché abbiamo lavorato due anni sul libro, e il CD non sarebbe mai esistito se non ci fosse stato il libro. L’idea di partenza era quella di fare un libro, oltre che di imparare un mestiere. Siamo orgogliosi di questo libro, che è stato realizzato in modo completamente artigianale. Abbiamo fatto tutto in due. Jacek ha fatto i disegni, io ho scritto le poesie ed entrambi ci siamo occupati dell’impaginazione. Poi abbiamo contattato una tipografia. Siamo gli editori di noi stessi.

Cosa pensi di questa esperienza?
Entrambi ci siamo fatti prima consigliare, quindi abbiamo fatto tutto da soli. Ore e ore di lavoro. Io ci ho lasciato gli occhi. È una cosa lunga quando cerchi il pelo nell’uovo: cerchi di entrare in quei piccoli, stupidi dettagli di cui nessuno, tranne te, potrà mai accorgersi! In realtà, quei testi li tenevo in uno scatolone, Wozniak li ha presi, li ha rispolverati, ci ha fatto su dei disegni e, insieme, ne abbiamo ricavato un libro. Io da quei testi non avrei mai pensato di ricavare delle canzoni. Mentre impaginavamo il libro, notte dopo notte, ascoltavamo della musica e, a forza di guardarli, quei testi sono diventati delle canzoni. È grazie a Wozniak che questi testi sono diventati delle canzoni, perché è lui che me li ha messi davanti. Alla fine il CD è scivolato dentro al libro, ma abbiamo voluto mantenere il giusto ordine delle cose. Siccome sono uno che ha fatto soltanto dischi in vita sua, tutti mi parlavano del CD, non del libro. Il fatto che uscisse in libreria sembrava una punizione per i discografici: “Roba da matti!”. Mi ha fatto ridere anche quando tutti i giornalisti sono arrivati dicendomi che quella di uscire in edicola era una trovata geniale. Ma ragazzi, non sapete cos’è le NMPP? [National Messagerie Presse Parisienne, l’organo di distribuzione della stampa parigina, n.d.T.] Credono che sia la rivoluzione quando invece si tratta soltanto di una nonnetta gollista e scontrosa. Altro che rete clandestina! Si mettono con te perché hanno il monopolio. MLP (N.d.l.r: Messaggerie Lyonnaise de Presse, l’organo di diffusione della stampa lionese) o NMPP è la stessa cosa, sei comunque in trappola. Era un falso dibattito: pubblicavamo un libro, quindi era assolutamente normale che uscisse in libreria. Se avessi voluto vendere un pesce, saremo usciti in pescheria! [ride] Tutti ci hanno costruito sopra un sacco di storie ma, in realtà, era esattamente nell’ordine delle cose.

È come se ti volessero relegare esclusivamente alla musica?
Il business della musica lo faccio da tanti anni a modo mio, ma fino a un certo punto, perché voglio comunque che il CD abbia una vita propria. Ci stiamo lavorando e siamo passati alla tappa successiva. All’inizio pensavamo di mettere delle immagini fisse, ma adesso stiamo cercando di animare dei piccoli disegni. Non sappiamo ancora bene cosa farne, ma è una cosa appassionante. L’idea sarebbe quella di fare uscire il CD in tutta Europa e in America Latina, ma per il momento si tratta ancora di un progetto poco definito. Forse faremo la cosa opposta: il CD con alcune pagine del libro all’interno. Siamo contenti perché il libro è nato con il CD ma, quando aggiungi un disegno animato, ottieni un insieme coerente.

Il pubblico è rimasto un po’ sorpreso nel sentire una musica più dolce. Possiamo dire che si tratta di filastrocche per adulti?
Bello! È proprio in questo modo che lavoro io. Quando sono in studio e sto componendo, funziona esattamente così. Sono un adulto, ma lavoro con uno spirito da filastrocche. E soprattutto non devo assolutamente riflettere quando incido, devo solo divertirmi come un bambino. Se comincio a diventare cerebrale, a sapere quale messaggio sto inviando, non va. Finché lavoro e mi diverto come un ragazzino di sei anni, so che fondamentalmente sto facendo qualcosa di buono, almeno per me. La filastrocca mi piace moltissimo, perché è proprio di essa che mi servo.